Ciao a tutti!
Mi chiamo Maya, ho 26 anni e sono mamma di 4 bambini: Aurora, Elia, Filippo e Tommaso, nato pochi giorni fa. Sono qui per raccontarvi di come ho scelto la vita in un momento della mia storia in cui mi sembrava assolutamente impossibile.
All’eta di 17 anni sono rimasta incinta.
La scoperta della gravidanza mi ha terrorizzato, ponendomi di fronte a mille paure e ansie sul futuro. Sentivo soprattutto una forte solitudine di fronte a questo fatto, più grande di me.
La maggior parte delle persone che avevo intorno mi consigliavano di abortire, perché un figlio a 17 anni, dicevano, “ti rovina la vita”.
Dentro di me c’era un conflitto: l’aborto sembrava la scelta più comoda per “sistemare” tutto: un breve intervento o una pillola e tutto sarebbe tornato come prima.
Ma in fondo al cuore sentivo che questa era una menzogna, perché dentro di me c’era una vita autonoma, un essere umano con una propria identità e coi suoi diritti. Non si trattava solo del mio corpo, ma anche del corpo di un’altra persona.
Mi trovavo quindi davanti a una scelta: scegliere la vita o scegliere la morte.
Grazie a molti angeli che mi hanno aiutata e sostenuta materialmente e moralmente, tra cui i volontari dei Centri per l’Aiuto alla Vita, che non ringrazierò mai abbastanza, oggi ringrazio Dio di aver ho scelto la Vita!
Nel 2013 è nata Aurora e ho conosciuto le sfide della maternità mentre dovevo ancora terminare il liceo. È stato molto difficile, ma dopo 10 anni posso dire che non mi sono mai pentita per un solo istante di aver scelto la Vita.
Chi mi diceva che un figlio a 17 anni mi avrebbe rovinato la vita si sbagliava. Si sbagliava di grosso!
La mia vita di mamma studentessa proseguiva tranquilla, quando durante l’ultimo anno di liceo la notizia di un’altra gravidanza mi ha nuovamente sprofondato nella disperazione.
Dopo meno di un anno ero ricaduta in questa situazione, senza imparare dalla mia storia e dai miei “errori”. Mi sentivo giudicata da tutti come una irresponsabile. Anche stavolta, molti mi consigliarono di abortire il bambino, tanto più perché avevo già una figlia.
Ancora una volta mi trovato spaventata e dubbiosa davanti a una scelta: vita o morte? Mi sono chiesta che colpa avesse il bambino che avevo in grembo. Perché portare avanti la gravidanza di Aurora e non la sua? La sentivo come una profonda ingiustizia. Sapevo bene che le mie difficoltà sarebbero raddoppiate, ma perché scaricare su quell’essere umano indifeso la responsabilità delle mie azioni?
Tutto si complicò quando finì la relazione col mio ragazzo, il padre di Aurora e di questo nuovo bimbo. Avevo 18 anni, una figlia, ero incinta, andavo ancora a scuola e per di più ero del tutto sola!
Temevo che i miei genitori avrebbero potuto cacciarmi di casa, ma non mi abbandonarono e di questo li ringrazio dal più profondo del cuore. Ancora una volta, i volontari del Centro di Aiuto alla Vita mi rimasero accanto senza mai farmi sentire sola.
Così scelsi di difendere la vita che portavo nel grembo, mi diplomai e nacque Elia.
L’anno dopo la nascita di Elia ho esaudito un grande desiderio: mi sono iscritta all’Università e mi sono laureata in Scienze dell’Educazione.
Credevo comunque che sarei rimasta sola, perché chi mai avrebbe potuto accogliere una giovane donna già madre di due figli?
Ma anche questa paura si è dimostrata infondata, perché nel 2018 ho sposato Marco, che mi ha presa con sé amando da subito Aurora ed Elia come la sua famiglia. Con lui abbiamo avuto altri due figli, Filippo e Tommaso.
In conclusione voglio dire che scegliere la Vita non ha portato le drammatiche conseguenze che in molti mi prospettavano, consigliandomi di risolvere tutto con due aborti.
Quei figli che secondo alcuni mi avrebbero rovinato la vita, mi avrebbero impedito di avere un futuro normale, di studiare, di lavorare, di realizzarmi, di sposarmi e avere una famiglia, mi hanno invece regalato oggi una profonda maturazione personale, facendo di me una donna consapevole dei propri doveri e delle proprie responsabilità.
Scegliere la Vita, difendere la vita dei miei figli quando erano più vulnerabili, ha salvato la mia vita. La loro nascita è stata la mia rinascita, e tutti i giorni i miei figli e la mia famiglia mi aiutano a essere una donna migliore, una madre migliore, una persona migliore.
Grazie a tutti, e viva la Vita!